La mostra TRAPIANTI intreccia arte, ricerca e solidarietà

Un luogo storico per Roma e per l’Italia si trasforma nell’anello di congiunzione tra architettura e divulgazione scientifica, con la ricerca in primo piano. La ricerca è il nostro faro, la terra dove milioni di pazienti, nel mondo, trovano la guarigione o il sollievo da una condizione di vita difficile e dolorosa.

La ricerca è la protagonista indiretta di una mostra dal titolo TRAPIANTI Creativamente, che l’AIL di Taranto ha il piacere di segnalare. L’esposizione si tiene a Roma nella sede della Fondazione Gimema che ospita anche locali AIL, ovvero negli spazi dell’ex Pastificio Pantanella, nel quartiere Prenestino Labicano. Chi è in viaggio in questi giorni e pensa di poter essere nella capitale tra sabato 21 e domenica 22 maggio, ha l’opportunità unica di visitare lo storico stabilimento dove un tempo si macinavano cereali; alla fine dell’Ottocento la struttura era dotata di 20 mulini a vapore, installati poco lontano da Porta Maggiore. Chi conosce Roma sa che si tratta di un’area oggi fortemente urbanizzata, piuttosto centrale, a pochi chilometri dalla stazione Termini.

L’esposizione presenta sette lavori originali di altrettanti artisti che hanno interpretato, con la lente della creatività, il concetto di trapianto. Come sanno molto bene i pazienti ematologici, si tratta di un intervento straordinario, in grado di salvare la vita, spesso di sconfiggere definitivamente la malattia.

Gli artisti in mostra, con le loro opere, sono Robocoop, Alvar Aaltissimo, City Maybe, Gomma.png, Impossibledialogues, Genius disloci, H501 e hanno lavorato tutti sulle parole: sostituire, trapiantare, innestare. Concetti cari alla medicina e frequentatissimi anche in altri ambiti, così come nelle pratiche di rigenerazione urbana.

Le città crescono e spesso rinascono proprio grazie ad azioni di innesto, trapianto e sostituzione. Si tratta di ricerca, anche in quel caso. La mostra è resa possibile dalla collaborazione tra Gimema e Open House Roma, un progetto animato da architetti e comunicatori che credono nel valore del bene comune come costruttore di una nuova economia, a dimensione umana. L’appuntamento, per i fortunati che saranno a Roma in quei giorni, è per sabato 21 e domenica 22 maggio, dalle 10 alle 18. I cofanetti con il materiale artistico relativo alla mostra, acquistabili presso gli spazi dell’esposizione serviranno ad alimentare le attività di ricerca della Fondazione Gimema.  

L’AIL di Taranto sottolinea, come sempre, il valore del contributo che ogni donatore offre, nei modi più disparati, all’Associazione. La mostra è uno dei tanti. La dichiarazione dei redditi è un’altra delle modalità previste. Con una semplice firma, si può fare qualcosa di molto importante per gli altri e per sé stessi: aiutare, attraverso l’AIL i pazienti ematologici e finanziare la ricerca scientifica. Il codice fiscale dell’Associazione, per la donazione del 5Xmille, è il seguente: 80102390582.  

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