Per il bene di tutti i pazienti, vacciniamoci!

I contagi da Covid-19 sono in netto aumento, a causa della diffusione della variante Omicron. È in crescita anche il numero dei ricoveri, soprattutto tra i non vaccinati, e aumentano anche i casi di contagio tra medici e infermieri (6618 soltanto negli ultimi 30 giorni), costretti per questo a quarantene e assenze. Attualmente gli operatori sanitari positivi al Sars-Cov-2 sono circa 13.000, stando ai dati della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). I turni del personale contagiato devono essere coperti dai colleghi, già in affanno e sotto pressione dopo mesi di lavoro senza pause. Sanitari che spesso sono oggetto di insulti e aggressioni, non solo verbali.

Una situazione che determina uno stato di crisi per moltissime strutture sanitarie, le quali non riescono più a gestire i ricoveri ordinari e le terapie intensive. Fatte queste premesse, la via che si deve percorrere per arginare le difficoltà è la vaccinazione. Vaccinarsi è importante non soltanto per proteggere e proteggersi dal virus ma anche per consentire ai sanitari di prendere in carico tutte le categorie di pazienti, non solo i malati Covid. Le altre malattie non sono scomparse, al contrario la condizione di migliaia di persone affette da patologie croniche è peggiorata, negli ultimi due anni, a causa dell’impossibilità o della difficoltà di accedere agli esami di controllo e alle terapie.

Insomma, si riducono i servizi per i pazienti non Covid e spesso tali servizi sono insufficienti anche per questi ultimi, mentre le liste d’attesa si allungano pericolosamente.

“Vivevamo già prima una situazione di carenza cronica di personale – spiega Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieri Nursing Up – e oggi mancano 80 mila infermieri nel sistema sanitario nazionale”.

Una cifra alla quale se ne aggiungono altre. Dei seimila sanitari infettati nel mese di dicembre 2021, la maggior parte sono infermieri. E i numeri sono destinati a crescere, se non comprendiamo tutti il valore del vaccino, la sua efficacia nel ridurre il contagio, ma soprattutto nel ridurre drasticamente il rischio di complicanze gravi. Anche dopo aver ricevuto il vaccino, occorre inoltre tenere comportamenti responsabili.

Conservare un atteggiamento responsabile verso se e verso gli altri è il mezzo più efficace per dare una mano ai sanitari, per tutelare le possibilità di cura, perché queste possibilità siano garantite a tutti i pazienti.

Si esce dalla pandemia tutti insieme. È stato sottolineato all’inizio, nella fase emergenziale della diffusione del virus ed è altrettanto vero adesso. Completare il ciclo vaccinale, utilizzare i dispositivi di protezione individuale, nei modi e nei tempi prescritti, igienizzarsi frequentemente le mani è importante per non ammalarsi gravemente e per ridurre il contagio ed è fondamentale per consentire al sistema sanitario nazionale di funzionare meglio. Per il bene di tutti i pazienti, di tutti noi.

I volontari AIL di Taranto (come i volontari delle altre sezioni dell’Associazione) sono quotidianamente alle prese con le difficoltà che i pazienti ematologici vivono, a causa dell’affanno delle strutture sanitarie. Aiutiamoli e aiutiamoci! E non dimentichiamo di sostenere l’AIL, in questo momento, e sempre!

CONDIVIDI: