Il volontariato è fondamentale, in ogni ambito. Una ricerca ne ha persino stabilito il valore economico e sociale. Si tratta di uno studio che coinvolge anche l’AIL. È infatti un’analisi che mette insieme i dati di cinque associazioni: l’Aisc (cui fanno riferimenti gli scompensati cardiaci); l’Apmar (punto di riferimento per le persone con malattie reumatologiche e rare); Europa Donna Italia (Associazione impegnata nella tutela dei diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno); Uniamo (Federazione Italiana per le malattie rare) e l’AIL. Hanno collaborato alla ricerca una nota casa farmaceutica e un’importante società di consulenza.
Il supporto di questi brand ha consentito di effettuare settantamila visite specialistiche in modo del tutto gratuito e quindici mila sedute psicologiche gratuite. Dai dati raccolti ed elaborati dallo studio risulta che le cinque associazioni prese in considerazione (che sono ritenute rappresentative dell’intero panorama associazionistico italiano) sono riuscite a raccogliere cinquantasei milioni di euro. Risultati ottimi, considerato anche l’elevato numero di pazienti assistiti (cinquantotto mila persone).
I canali attraverso i quali i fondi sono stati raccolti sono diversi: dalle campagne stagionali, legate anche alle festività, alle iniziative di carattere culturale, alle sponsorizzazioni, al 5X1000. Il contributo viene dai cittadini e dagli imprenditori che hanno voglia di investire in solidarietà e ricerca.
Ricordiamolo sempre: se l’AIL Sezione di Taranto (come altre sezioni dell’Associazione) riesce ad assistere, ogni anno, centinaia di pazienti a domicilio, ciò si deve alle donazioni di tanti cittadini consapevoli del valore della solidarietà. I numeri sono importanti per avere un’idea dell’impegno profuso, per restituire ai cittadini le proporzioni di questo impegno. Per rendere loro conto del modo in cui i fondi (raccolti attraverso le varie iniziative) vengono impiegati. Fondi che rappresentano la salvezza, per tanti pazienti.
Nel caso dell’AIL, si tratta di pazienti ematologici, per i quali la ricerca scopre ogni giorno nuove molecole e quindi nuovi trattamenti. L’analisi promossa da Europa Donna (dal titolo Valorizzazione della rete dei volontari alleati per la salute) non si pone soltanto l’obiettivo della comunicazione e della trasparenza (il lavoro dei volontari equivale a 20 milioni di euro), ma anche quello del confronto tra le Associazioni, rispetto alle pratiche utilizzate. Lo scambio delle esperienze nell’ambito del volontariato contribuisce a migliorare quelle stesse pratiche.
Nel contesto economico del Paese, le Associazioni svolgono un ruolo di primissimo piano, offrendo anche un supporto essenziale alle strutture sanitarie. L’Ail di Taranto sperimenta da anni una florida collaborazione con la Struttura di Ematologia dell’ospedale S.G. Moscati. Struttura di riferimento per tutta la regione, nonché per la Basilicata, la Calabria e altri territori. Sosteniamo il volontariato e la ricerca, sosteniamo l’AIL!