Infezioni durante la gravidanza espongono nascituri a leucemie

Le malattie ematologiche pediatriche possono avere origine durante la gravidanza. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Jama Network Open, le infezioni genitali e dell’apparato urinario che la mamma sviluppa, durante la gestazione, possono far crescere del 35% le possibilità che i loro figli manifestino una forma di leucemia, in età infantile. Non tutte le infezioni, soltanto alcune. La ricerca ha raccolto ed esaminato i dati di oltre due milioni di bambini, nati in Danimarca, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del terzo millennio. 

Ricordiamo che la leucemia è una malattia oncologica che si presenta con percentuali più alte di altri tumori, nei soggetti in età pediatrica. Lo studio recentemente pubblicato ha anche escluso la possibilità che altre malattie infettive, come quelle gastrointestinali o respiratorie possano aumentare le probabilità per i nascituri di sviluppare un tumore del sangue. 

Le leucemie che più comunemente colpiscono i bambini sono la linfoblastica acuta e la mieloide acuta. La prima patologia si manifesta per lo più nei bambini di età compresa tra 2 e i 5 anni. La malattia può presentarsi anche nel primo anno di vita e può essere molto difficile da trattare. L’altra forma di leucemia è più rara, colpisce infatti sette bambini su un milione. 

Ci sono dei segnali, dei sintomi riconducibili a queste patologie che devono indurre a consultare il medico. Se un bambino si stanca troppo facilmente, perde peso, suda durante la notte e si sente debole (anche la febbre è un sintomo) è il caso di accompagnarlo ad un controllo specialistico. 

La scienza è costantemente al lavoro allo scopo di individuare nuove strategie di cura, per i pazienti in tenera età, così come per gli adulti. La ricerca scientifica ha recentemente ottenuto un risultato straordinario sperimentando su ventisette bambini colpiti da neuroblastoma, una nuova terapia con CAR-T messa a punto da un team di esperti e scienziati guidati dal professor Franco Locatelli. Il neuroblastoma è un tumore endocrino maligno; i ricercatori hanno inoltre ottenuto risultati che potranno essere d’aiuto nel comprendere come utilizzare le CAR-T anche nei pazienti con tumori solidi. 

Le CAR-T consentono oggi a tante persone affette da determinate patologie ematologiche una migliore qualità della vita; inoltre non sono pochi i pazienti che sperimentano una remissione completa della malattia. I risultati di oggi sono il frutto della ricerca che, negli anni, non ha mai perso di vista i propri obiettivi e soprattutto non ha mai perso la fiducia (anzi, guadagnandola) dei tantissimi donatori. I sostenitori di associazioni come l’AIL sono ogni giorno al fianco dei pazienti, attraverso i volontari; il loro supporto e la loro fiducia nella scienza rendono possibile l’assistenza domiciliare di tanti pazienti ematologici e nutrono la ricerca scientifica. 

Se il cancro fa meno paura di un tempo, lo dobbiamo alla scienza e a tutti coloro che la sostengono. Dona il 5X1000 all’AIL. Contribuirai allo sviluppo di nuove cure. Consentirai a tanti pazienti ematologici di sconfiggere la malattia e realizzare sogni e progetti. Codice fiscale AIL: 80102390582.