La ricerca conferma: l’attività fisica neutralizza il dolore

I pazienti ematologici, come altre categorie di pazienti, devono spesso confrontarsi con il dolore dovuto alla patologia o, in alcuni casi, favorito dall’assenza di movimento e, in qualche modo, alimentato da alcune delle terapie adottate per contrastare la malattia. 

Affrontare lunghe giornate attraversate dal dolore può essere molto complicato, soprattutto in assenza di terapie adeguate, mirate cioè ad attenuare quel dolore. Esso può divenire cronico. È a quel punto, ma non solo (la prima manifestazione dolorosa che impedisca di svolgere le più semplici attività quotidiane dovrebbe far correre ai ripari), che interviene la scienza. A quel punto, il medico presso il quale si è in cura consiglia, accanto a specifiche strategie farmacologiche, un altro genere di rimedio. 

Si tratta di una sorta di automedicazione; i suoi benefici sono raccolti nella parola sport. O meglio, nei termini ‘attività fisica moderata’. Diversi studi hanno stabilito che il movimento, non quello occasionale, ma la regolare attività fisica faccia bene all’organismo, sempre, e anche in caso di dolore cronico. 

L’analisi dell’Università della Norvegia settentrionale, a Tromsø, pubblicata sulla rivista Plos One, ha coinvolto circa diecimila persone adulte. È stato dimostrato che coloro i quali svolgevano una regolare attività fisica avevano maggiori chance di sopportare il dolore. Aumentava cioè la loro soglia di tolleranza al dolore, decisamente più alta rispetto a quella di chi non praticava alcuna attività fisica.

I partecipanti con livelli di attività totale più elevati avevano una maggiore tolleranza al dolore e coloro che avevano un’attività più intensa nel 2015/2016, rispetto al 2007/2008 avevano un livello complessivo di tolleranza al dolore più elevato.

Gli autori della ricerca (della quale l’Agenzia Ansa fa menzione) ritengono, sulla base dei dati raccolti, che muoversi regolarmente potrebbe aiutare anche le persone con una patologia cronica ad avere una migliore qualità di vita. L’attività fisica farebbe attenuare o scomparire addirittura il dolore, con riflessi positivi anche sull’umore. 

Una parte della ricerca scientifica si concentra da sempre sul legame esistente tra la sedentarietà e lo sviluppo di alcune patologie. Allo stesso modo si concentra sulla relazione tra attività fisica e attenuazione del dolore, anche di quello cronico. 

Pensate a quanto possa essere difficile la vita di una persona (non soltanto un paziente ematologico) che convive quotidianamente con il dolore. Stimoli limitanti e invalidanti. La ricerca scientifica segue questa strada da tempo. Aiutiamola ad ‘allargare le corsie’. Aiutiamola a farci stare meglio. Sosteniamola, perché supporti i pazienti ematologici, perché possa promuovere la guarigione, quindi la vita. L’AIL Sezione di Taranto vi invita cortesemente a donare il 5X1000 all’Associazione. Non costa nulla, ed è un gesto che vale tanto. Per tutti noi. Il codice fiscale per donare è il seguente: 80102390582. Grazie!

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