Onda di calore. Come proteggere le persone vulnerabili

Siamo nel pieno di una nuova ondata di calore. L’allerta meteo riguarda tutta l’Italia, in particolar modo le regioni del Sud. Inoltre, su Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Lazio e Marche è atteso l’arrivo della sabbia del Sahara. Il cielo potrà tingersi di un colore giallognolo o rosso, soprattutto nelle prime ore della giornata e al tramonto.

Il fenomeno non è preoccupante, occorre invece prepararsi ad attraversare al meglio questo nuovo intervallo di tempo caratterizzato da afa e temperature che, nelle previsioni, supereranno i 40°C. Cosa fare per evitare le conseguenze più frequenti del caldo intenso?

È consigliabile, per tutti, ma soprattutto per i pazienti ematologici, e per chi è affetto da una patologia cronica, così come per gli anziani, adottare particolari misure al fine di prevenire gli effetti negativi del caldo eccessivo.

I modelli meteorologici indicano un cambiamento del clima solo dopo la prima settimana di agosto, quindi l’onda di calore sarà verosimilmente lunga.

La Sezione AIL di Taranto offre, attraverso questo articolo, qualche consiglio alle persone più fragili. Hanno sicuramente una ridotta capacità di sopportare le temperature elevate e l’eccesso di umidità.

Limitare l’esposizione al sole e restare negli ambienti raffrescati, evitando di uscire nelle ore centrali della giornata è la prima raccomandazione da seguire. Può essere utile anche raffreddare la superficie della pelle, passando ogni tanto un panno umido su viso, collo, braccia e gambe. Bere e mangiare tanta frutta e verdura è la regola d’oro per evitare la disidratazione.

Non bisogna attendere lo stimolo della sete, occorre invece consumare un bicchiere d’acqua a intervalli regolari, in modo che si riesca a bere almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno. Evitare l’alcol è un altro sistema per sudare meno, mentre è importantissimo non smettere di alimentarsi.

Nelle persone in terapia, per patologie ematologiche o di altro genere, e negli anziani, l’appetito può venire meno, per effetto dei farmaci. Il calore, in questo caso, non aiuta. Ecco che diventa quasi naturale rinunciare a qualche pasto. Niente di più sbagliato.

È invece necessario continuare a mangiare, senza saltare i pasti. Magari è opportuno modificare la dieta, evitando i cibi grassi e gli zuccheri in eccesso. Alcuni pazienti, ematologici e non, hanno già ricevuto dai medici una dieta specifica. Continuare a seguirla o rivolgersi al personale sanitario, nel caso in cui non si riesca a rispettarla, è la scelta migliore. Saranno gli specialisti a suggerire modifiche del regime alimentare utili a restare in forma, nonostante le alte temperature.

Anche le persone con disturbi psichiatrici sono considerate soggetti fragili, dovrebbero quindi essere adeguatamente protette. I pazienti ematologici sanno di poter contare, per una corretta informazione, oltre che per l’assistenza medica e psicologica, sui volontari dell’AIL di Taranto.

Sosteniamo l’AIL, offriremo un grande aiuto a chi soffre e alimenteremo la ricerca scientifica. Per donare il 5X1000 all’Associazione il codice fiscale da scrivere nell’apposito spazio del modello 730 o Unico è il seguente: 80102390582.

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