Studio dimostra efficacia vaccino Covid nei pazienti con leucemia

Nel 2021 le riviste scientifiche e gli organismi sanitari erano concordi nel dichiarare assolutamente necessario e prioritario vaccinare i pazienti onco-ematologici (per primi, con altre categorie di pazienti) per evitare che si ammalassero di Covid, e ancor più per evitare che sviluppassero le complicanze della malattia.

Una ricerca italiana pubblicata sulla rivista Lancet Haematology aveva valutato i rischi legati alla Covid per i pazienti ematologici, nel caso in cui avessero contratto l’infezione. I dati raccolti dai ricercatori erano stati molto utili nel comprendere la gravità del rischio che i pazienti ematologici correvano in caso di infezione da Sars-CoV-2 con sintomi.

Rispetto ad altre persone, coloro i quali erano in terapia per una malattia ematologica, una volta entrati in contatto con il virus, avrebbero potuto rischiare seriamente di ammalarsi in modo grave, di aver bisogno del ricovero e della terapia intensiva.

Ecco perché, nell’anno dell’arrivo dei vaccini, i pazienti ematologici furono inseriti nella categoria di persone ritenute fragili. Più esposte di altre all’eventualità di dover affrontare le complicanze della Covid.

Oggi la raccomandazione vaccinale non solo è sempre valida per tutti, in particolar modo per le persone fragili, ma è supportata da una serie di dati e studi che confermano e chiariscono in che modo il vaccino anti Sars-CoV-2 possa essere efficace. Attestano anche quanto e in quali casi sia efficace. Il riferimento è sempre ai pazienti ematologici, in questa sede.

Di recente, uno studio coordinato da Enrico Tiacci, dell’Università degli Studi di Perugia e sostenuto dalla Fondazione Airc, ha preso in esame il legame esistente tra vaccino, infezione e leucemia a cellule capellute. Le persone osservate, delle quali sono stati raccolti minuziosamente i dati, sono cinquantotto, tutte affette da leucemia a cellule capellute. Sono stati esaminati gli effetti della Covid, su queste persone, tra marzo 2020 e dicembre 2021. Trentasette dei pazienti osservati non si erano sottoposti alla vaccinazione anti Sars-CoV-2.

L’infezione è stata superata abbastanza bene, nella maggior parte dei casi, ma è stata accompagnata da complicanze nei pazienti con leucemia più grave, in età avanzata, con altre patologie e nelle persone senza copertura vaccinale. Chi era stato vaccinato ha invece sviluppato forme lievi della malattia, dimostrando l’efficacia del farmaco anti-Covid, rispetto alla protezione dalle complicanze.

La ricerca italiana è una conferma rispetto all’efficacia del vaccino nel caso dei pazienti ematologici con leucemia a cellule capellute. Sosteniamo la ricerca! In Italia esiste un universo di associazioni i cui volontari, i cui ricercatori, i cui referenti lavorano, ogni giorno, perché la vita dei pazienti onco-ematologici possa migliorare. Perché centinaia di migliaia di persone possano ricevere cure personalizzate. Sosteniamo l’AIL e sosterremo la vita. Quella dei pazienti e la nostra. Grazie!

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