Siamo nel periodo di maggiore circolazione dei virus respiratori (varianti Covid comprese). Prepararsi a prevenire le malattie che tali agenti patogeni causano è importante, soprattutto per le persone fragili, come i pazienti ematologici.
Le vaccinazioni sono degli ottimi strumenti, l’importante è farle chiedendo consiglio al proprio medico di riferimento, rispetto a tempi e tipologie. Un altro aspetto da curare sempre, e a maggior ragione nel periodo invernale e nel caso delle persone in terapia, riguarda l’alimentazione.
Una dieta equilibrata aiuta sempre. Per scegliere il regime alimentare migliore, rispetto ad eventuali terapie in corso, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al medico presso il quale si è in cura. Anche i volontari Ail che assistono i pazienti a domicilio possono offrire supporto, in questo senso.
Gli studi sull’alimentazione e sul benessere si moltiplicano. Recentemente è stata condotta un’altra importante ricerca sui nessi tra l’influenza stagionale e la dieta; i risultati sono stati pubblicati su Cell Reports. Secondo le evidenze raccolte, una dieta a base di cereali favorirebbe la guarigione dall’influenza, mentre un regime alimentare basato su cibi preparati industrialmente ed eccessivamente ricchi di ingredienti non sarebbe di supporto, in caso di sindrome influenzale. L’esperimento è stato condotto sugli animali, i dati raccolti quindi sono da ritenersi, almeno per il momento, solo potenzialmente applicabili anche agli esseri umani.
Lo studio ha coinvolto due gruppi di topi (così come riportato dalla rivista Focus Salute): uno alimentato con mangimi molto processati, cioè elaborati e l’altro con mangimi “semplici” a base di cereali. Sembra che la differenza nei risultati (buoni quelli riguardanti i roditori alimentati con cereali e pessimi gli altri) sia dovuta non tanto a una mancata risposta immunitaria nel primo gruppo di cavie, quanto allo scarso appetito mostrato, nei confronti degli alimenti industrialmente trattati.
Sembrerebbe che nel processo entri in gioco anche l’interferone gamma, una proteina che le cellule malate rilasciano. Sebbene non sia chiaro se i cibi processati siano stati la causa principale della mancata guarigione dei roditori che li hanno assunti, la ricerca testimonia ancora una volta quanto sia importante l’alimentazione, nel prevenire e nel curare le malattie. Chiediamo sempre ai nostri medici in che modo sia più opportuno alimentarsi, per favorire le cure e per una migliore qualità di vita. Mentre si affronta una malattia onco-ematologica, la figura di un nutrizionista oncologo può essere molto importante.