Ok al nuovo Piano Oncologico 2023-2027, via libera ad assistenza a misura di paziente

Approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano oncologico 2023-2027. Un documento importantissimo per tanti pazienti e per coloro i quali abbiano attraversato e superato una malattia onco-ematologica. 

L’obiettivo del Piano è assicurare l’uniformità delle cure in tutte le regioni, potenziando la medicina territoriale e promuovendo l’assistenza domiciliare.

Un altro tema che il Piano affronta è quello relativo al reinserimento nella vita sociale e lavorativa delle persone guarite dal cancro, quindi l’eliminazione di tutte quelle barriere discriminatorie che impediscono loro il ritorno alla condizione di cittadini con gli stessi diritti di tutti gli altri. 

Come abbiamo sottolineato spesso, a chi si ammala vengono negati mutui, colloqui di lavoro e altre attività sono precluse anche quando il paziente non è più tale, cioè quando viene dichiarato guarito.

La raccolta firme dell’AIOM (che abbiamo promosso attraverso i nostri canali) trova dunque in questo piano una prima risposta, quanto meno alla richiesta di ascolto, da parte degli ex pazienti onco-ematologici e delle tantissime persone che hanno partecipato alla raccolta delle firme, per la legge sull’oblio oncologico. 

Per il momento il Piano è un primo passo verso quel traguardo. I sopravvissuti al cancro oggi superano, in Italia, i 3,5 milioni. Hanno tutti diritto di tornare a vivere, senza esclusioni o discriminazioni. Il documento prevede anche il reinserimento lavorativo delle persone in terapia, con l’adattamento alle condizioni di salute della situazione lavorativa, compresi orari e metodi di lavoro. Il reintegro a lavoro e nelle attività sociali quotidiane deve fare parte del percorso di cura, per tutti i pazienti oncologici. 

Il Piano approvato dalla Conferenza Stato-Regioni è del resto in linea con l’analogo documento europeo, che prevede anche la creazione di una smart card da consegnare al paziente o ex paziente che contenga la sua storia clinica e possa quindi facilitare le sue attività, cure comprese, e agevolare il suo pieno reinserimento nella fase immediatamente successiva alla guarigione.

Uno strumento simile, in realtà, è compreso anche nel Piano italiano. La card elettronica potrà favorire anche una migliore comunicazione con le strutture sanitarie presso le quali il paziente è in cura. 

Si punta anche a favorire la telemedicina e le attività di supporto, anche psicologico, per i pazienti e per chi si prende cura di loro. Si mira anche a garantire le cure palliative sia nelle strutture mediche, sia a domicilio. 

Diverse delle attività che il Piano nazionale oncologico intende promuovere (resta da vedere quanto e in quali tempi troverà concreta attuazione) sono già attuate dall’equipe dei volontari specializzati dell’Ail.

La Sezione Ail di Taranto ha una lunga tradizione in questo senso, assistendo centinaia di pazienti a domicilio ogni anno; accompagnando loro e i loro familiari nella fase del follow up. L’assistenza è medica, infermieristica e psicologica. Un servizio che l’Ail offre gratuitamente grazie all’impegno dei volontari e dei tanti donatori che sostengono l’Associazione. 

Nella speranza che presto le indicazioni del Piano nazionale oncologico possano tradursi in interventi concreti, anche in favore dell’oblio oncologico, continuiamo a sostenere l’Ail di Taranto.

Il mare è fatto di tante piccole gocce, come sottolineiamo spesso. Ogni goccia è importante per la vita dei pazienti ematologici.

Doniamo all’Ail, finanzieremo la ricerca scientifica, contribuiremo alla guarigione di centinaia di pazienti e potenzieremo le attività dell’Associazione in favore di chi affronta una malattia

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